La piccola isola di Erikoussa o Erikousa, poco conosciuta in italiano anche con il nome di Merlera, fa parte del gruppo delle isole Diapontie, a nord di Corfù da cui dipende amministrativamente.
È davvero un’isoletta piccola e tranquilla, con meno di mille abitanti nei sei villaggi che condividono una superficie di appena 5Kmq e si occupano di turismo, produzione di olio d’oliva dagli oliveti locali e pesca.
Nel XIII secolo Erikoussa era un possedimento veneziano, come quasi tutte le isole e molti territori nel mar Adriatico e Ionio, per poi cambiare vari domini nel tempo fino alla definitiva indipendenza greca.
Questo piccolo gruppo di isole che comprende anche Othoni e Mathraki è stato importante fin dai tempi antichi nei traffici del Mediterraneo, perché le tante baie riparate e nascoste offrivano protezione a marinai, commercianti e pirati che navigavano questo tratto di mare tra Grecia, Albania ed Italia.
Cosa fare e vedere a Erikousa
L’isola è piuttosto pianeggiante e la maggiore altura presente supera di poco i 130m sul livello del mare, così piccola che può essere attraversata da un punto all’altro in pochi minuti anche a piedi.
Il suo porto principale si trova sul versante meridionale e si chiama proprio Porto, con una grande spiaggia sabbiosa che attira molti visitatori anche dalla vicina Corfù, tra coloro che fanno delle crociere in barca per scoprire i posti più incantevoli dei dintorni. Il vecchio porto, Fiki, invece si trova nella parte occidentale ma non è più molto frequentato.
Il verde del mare si fonde con la bellezza delle spiagge in un connubio perfetto, anche grazie alla presenza di una particolare vegetazione sulle colline e sulle coste: cipressi ed olivi soprattutto, ma anche mirto ed altri arbusti della macchia mediterranea, come l’erica da cui deriva il nome dell’isola.
Le distanze hanno poca importanza e lungo la costa si possono incontrare numerose spiagge meravigliose e piccoli insediamenti abitativi. Se desideri trascorrere una giornata rilassante, puoi sederti sulla spiaggia di Porto subito dopo essere arrivato con la barca e goderti il resto della giornata senza preoccupazioni.
Se invece desideri esplorare l’isola e scoprire le altre spiagge, è consigliabile fare una passeggiata. Ciò che colpisce maggiormente è che le poche e piccole case sono disposte in modo casuale qua e là, poiché molti greci che vivevano sull’isola sono emigrati durante il secolo scorso, soprattutto negli Stati Uniti, e visitano l’isola solo durante le vacanze estive. In ogni caso, Erikoussa rappresenta una meta ideale per chi cerca relax.
In questa zona dell’isola si possono trovare solo servizi pubblici essenziali come la stazione di polizia, l’ufficio del comune, il centro medico e la farmacia. A Porto ci sono alcuni minimarket che vendono prodotti indispensabili come latte, shampoo, sigarette, acqua e generi alimentari. Curiosamente, questi negozi funzionano anche come caffetterie o taverne, dove è possibile gustare del buon cibo e sorseggiare un caffè.
Se ti sposti verso ovest da Porto, noterai la collina di Katergo, l’unica area dell’isola priva di vegetazione a causa della sua sommità spianata che funge da eliporto per le emergenze. La collina di Katergo si affaccia sul mare Adriatico e le sue ripide pendici scendono verso sud, dove termina con Capo Katergo, che ripara la baia di Porto.
Spostandoti verso est, potrai ammirare la grande baia di Porto che si estende fino a Capo Stamoleka, con la sua sabbia dorata e le acque cristalline. Seguendo un sentiero che attraversa il piccolo villaggio, potrai passeggiare tra le case bianche e i meravigliosi giardini, dove gli abitanti ti accoglieranno con un sorriso.
Dopo un po’ il sentiero diventerà una strada sterrata e ti troverai circondato da uliveti e cipressi che punteggiano il paesaggio circostante. Alla fine del percorso, giungerai a Capo Koukouli, che si affaccia sulla baia di Fiki e che in passato era il vecchio porto dell’isola.
La parte restante verso nord è caratterizzata da ripide spiagge rocciose piuttosto difficili da raggiungere. Questa costa si conclude a Capo Skotinì, dove si trova il punto più alto dell’isola, Santardo, che si innalza fino a 130 metri di altezza. Per raggiungere Santardo è necessario attraversare Fiki e seguire la strada in salita in direzione dell’insediamento chiamato Dendra.
Dopo un tratto di strada sterrata, si esce dall’abitato in direzione nord e, infine, si giunge a Santardo. Altri piccoli insediamenti che si possono incontrare attraversando il centro delle tre colline sono Gritsiatika, Nikolaitika, e gli insediamenti più antichi di Touri e Kezepatika.
Passeggiando per Erikoussa ci si può imbattere in alcuni tradizionali mulini a vento, che sono sempre affascinanti da visitare. Ad Agia Triada c’è una bella chiesa con il campanile scolpito in pietra; qui a Ferragosto si tiene una festa di due giorni che coinvolge locali e turisti. Altre piccole chiese si trovano in varie località, ma oltre alle bellissime spiagge il meglio che si possa fare ad Erikoussa è godere del contatto con la natura in assoluta tranquillità.
Le bellezze naturali di Erikousa rappresentano una fonte inesauribile di ispirazione per scattare fotografie mozzafiato! Potrai scoprire chiese bizantine nascoste, case tradizionali, giardini colorati, spiagge solitarie, spettacolari tramonti, e godere della vista panoramica più incredibile dell’isola dall’eliporto.
Erikousa offre emozioni uniche per chi cerca avventura sia in mare che sulla costa. La zona occidentale dell’isola, dietro Capo Katergo, è piuttosto rocciosa ed è perfetta per gli appassionati di immersioni e pesca subacquea.