Spetses

Spetses è la più sudoccidentale tra le isole del Golfo Argosaronico, separata dalla costa da meno di 3km di distanza. Questa piccola isola greca nell’antichità era conosciuta con il nome di Pityoussa per l’abbondanza di pini sulle sue colline, poi sotto il dominio Veneziano era “l’isola delle spezie”, da cui deriva l’attuale denominazione.

Lungo i suoi 30km di coste si alternano spiagge sabbiose e scogliere rocciose, mentre l’interno è quasi disabitato per la mancanza di acqua che ha storicamente costretto le popolazioni a stabilirsi sulla costa, anche se ha un’aspetto abbastanza fertile con pini, olivi, vigne, fiori ed altre coltivazioni.

Spetses in Grecia.

L’isola di Spetses, come le altre isole del golfo, acquista grande protagonismo durante la Guerra d’Indipendenza Greca, mettendo la sua capacità navale e marittima a disposizione della causa nazionale. Molti dei capitani delle imbarcazioni che lottarono contro gli Ottomani erano di Spetses e tra questi spicca l’eroica figura di una donna, Laskarina Bouboulina, che divenne ammiraglia della marina e contribuì in maniera fondamentale, con le sue capacità ed il suo appoggio finanziario, alla vittoria contro l’invasore.

Di questo periodo rimangono molte testimonianze, come i cannoni difensivi nella piazza di Dapia, la Casa di Bouboulina, trasformata in un museo, o la “Festa della Marina” in cui si celebra la vittoria navale avvenuta nel porto di Spetses l’8 settembre 1822. Ottenuta l’indipendenza della Grecia, l’isola di Spetses non è tornata al suo passato commerciale e marittimo, cambiando fisionomia e mantenendo l’atmosfera nostalgica di un passato glorioso.

Isola greca di Spetses.

I suoi quasi 4mila abitanti oggi si dedicano prevalentemente al turismo ed alla pesca e vivono quasi tutti nell’omonimo capoluogo, che probabilmente è una delle cittadine più affascinanti ed incantevoli dell’Egeo. La bella piazza di Dapia, nel centro del villaggio, prende il nome dal vicino porto e conserva i cannoni che servirono alla difesa del porto e dell’isola.

Rapiscono lo sguardo del visitatore i vari edifici neoclassici, tra cui spicca quello di Chatzigiannis-Mexis, costruito nel 1798, attualmente un museo che espone una collezione che copre oltre 4mila anni di storia dell’isola. Tra gli oggetti esposti si trovano la Bandiera della Rivoluzione, l’Ossario di Bouboulina nonché armi e ritratti di coloro che hanno combattuto per Spetses.

Merita una visita anche la Cattedrale di Agios Nikolaos, aperta al pubblico ma visitabile sempre nel massimo decoro (pantaloni lunghi per gli uomini, spalle coperte e gonne non troppo corte per le donne). Altre chiese interessanti sono quelle di Agii Pantes e di Panagia.

Gli altri villaggi dell’isola sono in realtà gruppi di poche case abitati da qualche decina di persone, mentre l’infrastruttura alberghiera è abbastanza ampia e in grado di soddisfare tutte le esigenze, in particolare nelle località marine più frequentate: Agia Paraskevì, Agia Marina, Xilokeriza, Agioi Anargiroi, etc. Di sera la maggior parte dell’attività isolana si concentra vicino al porto vecchio di Spetses, dove ristoranti e caffetterie in raffinati edifici animano le notti di locali e turisti.