Patmos

La piccola isola greca di Patmos, raramente chiamata anche Patnos, è soprannominata la Gerusalemme dell’Egeo in riferimento al fatto che tra il 95 e il 97 d.C. qui visse San Giovanni Evangelista e vi trasse l’ispirazione per scrivere il libro dell’Apocalisse.

Successivamente venne edificato sull’isola, su ordine dell’imperatore Alessio Komninos, un monastero dedicato al santo che è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

Patmos in Grecia.

Situata tra le isole del Dodecaneso Ikaria e Leros, Patmos è un’isola montagnosa dalla superficie prevalentemente rocciosa e ricca di piccole grotte.

Patmos è una destinazione turistica molto popolare tra le isole greche, interessante dal punto di vista paesaggistico, artistico e religioso, attira infatti molti pellegrini da tutto il mondo. Anche le isolette di Arki e Marathi fanno parte del suo territorio.

Cosa vedere a Patmos

Il Monastero di San Giovanni si trova a Chora, il bellissimo villaggio medievale caratterizzato dalle case completamente bianche. È un posto da visitare assolutamente per la sua bellezza architettonica e l’importanza storica, indipendentemente dal fatto di essere religiosi o meno.

Il Monastero di San Giovanni a Patmos in Grecia.
Il Monastero-Fortezza di San Giovanni domina le case bianche di Patmos.

Il maestoso forte-monastero domina la collina che si affaccia sul porto, circondato da tante piccole case bianche dalla forma cubica che scendono lungo i suoi fianchi. Il monastero è stato costruito nell’XI secolo ed è protetto da un’imponente muraglia in pietra che lo circonda e nel corso dei secoli ha fatto da protezione anche alla chiesa principale ed altre cinque cappelle.

Ha uno straordinario tesoro composto da icone di epoca bizantina e post-bizantina, vessilli sacri ed altri oggetti di valore inestimabile, mentre la relativa biblioteca ospita pergamene patriarcali, documenti, manoscritti e libri antichi molto rari. Nella cappella dedicata alla Madonna è possibile ammirare degli affreschi datati tra il 1210 ed il 1220.

Sempre a Chora si può vedere anche il Monastero di Zoodochos Pigì, fondato nel 1607 dall’abate del Monastero di San Giovanni con lo scopo di fungere da ricovero per vedove, orfani e persone con disabilità.

Il monastero di Zoodochos Pigi a Patmos.
Il monastero di Zoodochos Pigi a Patmos.

L’affresco della Vergine Maria di Eleousa del 1763, nella chiesa del monastero, è considerato miracoloso e il suo primo miracolo registrato risale al 1955. Il monastero ha anche un museo con 220 icone che vanno dal XIV al XIX secolo, tra cui alcuni capolavori della pittura cretese. Questo museo ospita anche stampe rare, croci, sigilli patriarcali e molti oggetti di arte ecclesiastica.

L'affresco miracoloso della Vergine Maria di Eleousa.
L’affresco miracoloso della Vergine Maria di Eleousa che si trova nel monastero.

In quest’isola così ricca di presenza religiosa, sono tantissime le chiese che si possono visitare spostandosi in ogni luogo. Un altro luogo particolare è il Sacro Monastero dell’Annunciazione, nella parte sud-occidentale dell’isola con una vista mozzafiato sul Golfo di Kipoi, costruito sul bordo della scogliera.

Nel 1613 l’abate del monastero di San Giovanni il Teologo costruì un eremo in questo luogo, dedicandolo a San Luca Evangelista. Nel 1937 l’eremo venne trasformato in un monastero, costruendo nuovi edifici e dedicandolo all’Annunciazione della Vergine Maria.

Il monastero dell'Annunciazione sull'isola di Patmos.
Il Monastero dell’Annunciazione sull’isola greca di Patmos.

Il monastero ha svolto un ruolo importante durante l’occupazione italiana, in quanto le monache, nei loro sforzi per preservare la lingua greca, si sono impegnate a insegnarlo ai bambini piccoli. Oggi il monastero è abitato da suore e la loro attività principale è ricamare con il famoso punto Patini, che si dice sia stato conservato fin dall’epoca bizantina.

Visitare il villaggio di Chora, con il suo labirinto di stradine, cortili, terrazze, cappelle con affreschi del 1600 è senza dubbio un’esperienza che pochi posti possono offrire. Il centro storico di Chora è ricco di negozi di artigianato, gallerie d’arte, bar e ristoranti, dove passare del tempo piacevole durante una vacanza speciale.

Vista panoramica dalle strade di Chora sull'isola di Patmos.
Vista panoramica dalle strade di Chora sull’isola di Patmos.

La Grotta dell’Apocalisse, situata sulla collina tra Skala e Chora, è un punto di riferimento non solo per Patmos per il cristianesimo in tutto il mondo. Questa grotta fu il riparo del discepolo di Gesù, Giovanni, quando nel 95 d.C. l’imperatore Domiziano lo esiliò per punirlo.

L'esterno della Grotta dell'Apocalisse a Patmos.
L’esterno della Grotta dell’Apocalisse a Patmos.

Secondo la tradizione cristiana, durante la permanenza di Giovanni nella grotta, la roccia si aprì in tre fessure più piccole che simboleggiavano la Santissima Trinità, mentre la voce di Dio dettava a Giovanni il Libro Sacro dell’Apocalisse. È plausibile che in questa stessa grotta sia stato anche scritto il quarto Vangelo di Giovanni.

L'interno della Grotta dell'Apocalisse in cui visse San Giovanni Evangelista.
L’interno della Grotta dell’Apocalisse in cui visse San Giovanni Evangelista.

Oggi, la Sacra Grotta dell’Apocalisse è stata trasformata in un luogo di culto, dove i pellegrini possono vedere il luogo in cui è stata scritta l’Apocalisse e toccare le rocce in cui visse l’apostolo San Giovanni Evangelista.

Sulla cima di una collina con vista mare ci sono i tre mulini a vento di Patmos, due dei quali risalgono al 1588 ed il terzo al 1863. Caddero in disuso alla fine degli anni ’50, quando la macinazione industriale sostituì la produzione tradizionale.

Dal momento del loro restauro nel 2010, sono diventati un altro gioiello da vedere sull’isola.

I tre mulini a vento di Patmos sulla collina di Chora.
I tre mulini a vento di Patmos sulla collina di Chora.

Il primo mulino è stato riaperto come mulino per farina, per offrire ai suoi visitatori l’immagine della tradizionale tecnologia di produzione di farina, ma anche per contribuire al rilancio dell’artigianato tradizionale della panetteria con produzione di prodotti del passato.

Il secondo mulino a vento è in grado di generare elettricità dall’energia eolica, mentre per il terzo si pianifica di farlo funzionare per la produzione di acqua.

Il sito archeologico di Kastelli è sicuramente il più importante di Patmos, dove vedere le rovine dell’antica acropoli e le fondamenta del tempio di Apollo.

Una parte dei resti del sito archeologico di Kastelli a Patmos.
Una parte dei resti del sito archeologico di Kastelli a Patmos.

La collina fortificata di Kastelli offre la visione di tre baie, mentre all’orizzonte si riesce a intravedere le isole di Naxos e Ikaria, fattori importanti per la scelta degli antichi abitanti di costruire qui la loro cittadella.

Oggi, imponenti resti della fortificazione risalenti alla fine del periodo classico (fine del IV secolo a.C.) sono conservati a Kastelli e sono visibili durante l’ascesa da Skala attraverso una rete di vecchi sentieri, insieme a parti delle torri rettangolari.

Le spiagge di Patmos

Patmos ha decine di chilometri di spiagge e offre uno degli scenari più belli di tutto il Mediterraneo. A nord di Skala, situato tra alberi e verde, c’è il villaggio di Kambos, da molti considerata la più bella spiaggia di Patmos, una spiaggia perfetta per stare con i bambini e divertirsi in famiglia poiché ha acque molto calme e poco profonde.

La spiaggia di Kambos, una delle più belle di Patmos.
La spiaggia di Kambos, una delle più belle di Patmos.

La baia di Grikos ha una bellissima spiaggia, circondata da due piccole penisole e protetta dal mare aperto dall’isoletta di Tragonisi. Una caratteristica particolare del paesaggio è la vista della “roccia di Kallikatsou”, una grande roccia collegata alla terraferma da uno stretto lembo di terra che può essere raggiunta camminando lungo la spiaggia.

La bellissima spiaggia nella baia di Grikos.
La bellissima spiaggia nella baia di Grikos.

Oltre ad alberi e lettini, lungo la costa si possono trovare anche piccole taverne molto pittoresche dove fermarsi a mangiare.

Più vicina al porto di Skala si trova la spiaggia di Agrio Livadi, famosa per le sue acque pulite e relativamente poco profonde. La spiaggia sabbiosa è organizzata con alberi, taverne e bar, dove si praticano sport acquatici e l’atmosfera è abbastanza giovanile.

Una parte della grande spiaggia di Agriolivadi.
Una parte della grande spiaggia di Agriolivadi.

Ci sono anche delle calette più intime e tranquille che si possono raggiungere solo dall’acqua.

A solo 15 minuti a piedi da Skala c’è la pittoresca baia di Meloi, che prende il nome dalla dolcezza dei fichi e dei meloni che crescono nella zona circostante. Ha una spiaggia sabbiosa e alberata lungo la costa, una piccola taverna e dispone di un campeggio molto carino e sicuro per chi vuole passare qualche giorno in questo posto unico.

Le acque cristalline della baia di Meloi con la pittoresca spiaggia.
Le acque cristalline della baia di Meloi con la pittoresca spiaggia.

Un’altra spiaggia da non perdere è quella di Petra, sulla stretta striscia di terra che collega la “roccia di Kalikatsou” alla terraferma. È una spiaggia attrezzata, con grandi ciottoli bianchi sia in mare che a terra e acque cristalline, dove i viaggiatori possono provare diversi sport acquatici.

La fantastica spiaggia di Petra, da non perdere a Patmos.
La fantastica spiaggia di Petra, da non perdere a Patmos.

Psili Ammos è considerata una delle spiagge più belle dell’isola di Patmos, con la sabbia fine e dorata e acque turchesi che conferiscono una bellezza quasi esotica. Si può raggiungere sia a piedi seguendo il cammino da Diakofti, in una escursione di circa 30 minuti, oppure con una delle tante barche che da Skala vanno ogni giorno a Psili Ammos, in circa 45 minuti.

Psili Ammos, la mia spiaggia preferita sull'isola greca di Patmos.
Psili Ammos, la mia spiaggia preferita sull’isola greca di Patmos.

La spiaggia di ciottoli di Livadi Geranou è una delle più tranquille, ma anche molto amata dai turisti stranieri. Si trova nella parte nord-orientale dell’isola ed è protetta dai venti che soffiano in estate. Il suo paesaggio è davvero incredibile, con la piccola chiesa di San Giorgio e acque del mare davvero incredibili per nuotare.

La spiaggia di Livadi Geranou vista dall'alto della baia.
La spiaggia di Livadi Geranou vista dall’alto della magnifica baia.

La frastagliata costa dell’isola cela una miriade di altre belle spiagge, tra le quali Vagia, Lampi, Diakofti e Leukes.

Come arrivare a Patmos

Questa bellissima e caratteristica isola della Grecia non ha un aeroporto, perciò si può raggiungere solo via mare.

Navi e traghetti raggiungono Patmos attraverso il porto dell’isola, Skala, che è una cittadina vivace dalla case bianche, cortili fioriti, taverne di pesce, hotel, ristoranti, caffè (kafenion) e negozi.

Il porto di Skala con barche e piccoli traghetti che collegano le isole.
Il porto di Skala con barche e piccoli traghetti che collegano le isole.

Il trasporto principale è il traghetto dal porto del Pireo ad Atene, la scelta sicuramente consigliata dopo essere arrivati nella capitale greca in aereo. I traghetti per Patmos sono abbastanza frequenti e ti permettono anche di ammirare alcune isole vicine durante il viaggio sul mare.

Si può arrivare a Patmos anche attraverso molti collegamenti con le isole vicine, in particolare con Kos, rotte che vengono coperte da traghetti, aliscafi ed altre imbarcazioni, ma che in bassa stagione possono avere una frequenza ridotta.

Una volta raggiunto il porto di Skala è facile trovare molti tassisti, disponibili a portarti in qualsiasi punto dell’isola. I due centri urbani principali, Chora e Skala, sono collegati da una rete di autobus che circola soprattutto nelle zone della costa, ma chi preferisce esplorare ogni angolo di Patmos in modo più indipendente può noleggiare una moto, un’auto, una bicicletta oppure un quad.